
Articolo di Marianna Sala*
*avvocato e coordinatrice del sottogruppo giuridico per i Patti Digitali del Comune di Milano.
Fonte: corriere.it
Le recenti «Raccomandazioni di Milano per il benessere e la sicurezza digitale dei minori», presentate alla Milano Digital Week, mettono in luce non solo la complessità delle norme esistenti, ma anche la mancanza di consapevolezza e formazione tra gli adulti che dovrebbero proteggere i minori.
Nell’era digitale, la protezione dei minori è diventata una delle sfide più rilevanti per genitori, insegnanti e legislatori. Con l’accesso sempre più diffuso a internet e alle nuove tecnologie, bambini e adolescenti sono esposti a numerosi rischi, dai contenuti inappropriati alla violazione della privacy, senza dimenticare fenomeni come il cyberbullismo. Le recenti “Raccomandazioni di Milano per il benessere e la sicurezza digitale dei minori“, presentate il 10 ottobre nell’ambito della Milano Digital Week, mettono in luce non solo la complessità delle norme esistenti, ma anche la mancanza di consapevolezza e formazione tra gli adulti che dovrebbero proteggere i minori.
La necessità di consapevolezza normativa
Le Raccomandazioni costituiscono la sintesi di tre tavoli di lavoro: socio-psico-pedagogico; medico e pediatrico; giuridico.
Dalle indagini condotte dal sottogruppo giuridico (da me coordinato) è emersa la diffusa percezione di necessità di nuove norme per la protezione dei minori nel contesto digitale. Tuttavia, è emerso che le norme esistono già; il problema reale è la mancanza di conoscenza e consapevolezza da parte della cittadinanza. Molti genitori e insegnanti non sono adeguatamente informati sulle leggi e sulle misure di protezione esistenti, il che impedisce un’efficace tutela dei minori. Questa mancanza di consapevolezza si traduce in una scarsa applicazione delle norme e in un utilizzo non sicuro delle tecnologie digitali da parte dei minori […]